Un anno di Djed Medu (l’11°): le notizie egittologiche del 2024 che mancavano

Un anno di Djed Medu (l'11°): le notizie egittologiche del 2024 che mancavano - Djed Medu
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Come di consueto, siamo qui a celebrare il compleanno del mio blog! Sono passati ormai 11 anni dal 29 dicembre 2013 e dalla pubblicazione del primo articolo su djedmedu.wordpress.com. Il 2024 ha però visto un altro evento epocale per me e per la mia attività di divulgatore, cioè l’apertura del nuovo sito e il trasferimento di tutti i vecchi contenuti su djedmedu.com. In questo mese e mezzo, spero vi siate ambientati e abbiate apprezzato la rinnovata veste grafica e tutti gli altri cambiamenti. Ma vi invito a lasciare nei commenti eventuali critiche, richieste o consigli.

C’è voluto un po’ di tempo per completare questo passaggio, da giugno a ottobre, durante il quale il blog è stato inattivo. Così, a differenza degli anniversari precedenti, piuttosto che rielencare le notizie egittologiche più importanti dell’anno, ho deciso di riportare brevemente quelle che mi sono sfuggite.

Giugno 2024

𝐈𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐟𝐫𝐚𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐚𝐫𝐜𝐨𝐟𝐚𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐚𝐦𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐈𝐈 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐧𝐚𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐩𝐭𝐨

un anno di Djed Medu (2024)
Il frammento del sarcofago di Ramesse II

Non è inusuale trovare blocchi di epoca faraonica impiegati in chiese, moschee o palazzi moderni in Egitto, ma questa volta il frammento in questione non è un pezzo qualsiasi. Nel pavimento di un monastero copto ad Abido già nel 2009 era stata individuata una lastra di granito che ora l’egittologo francese Frédéric Payraudeau ha riconosciuto come parte del sarcofago di Ramesse II (1279-1213 a.C.). La tomba del faraone era stata depredata già in antichità e questo che era il sarcofago più esterno fu riutilizzato circa 200 anni dopo da un certo Menkheperra.

L’articolo originale: “Le sarcophage de Ramsès II remployé à Abydos!”

𝐒𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐌𝐚𝐫 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐨

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Uno dei papiri trovati a Berenice

Gli archeologi polacchi che scavano a Berenice, sul Mar Rosso, hanno ritrovato lettere di centurioni romani di stanza in Egitto. Nei documenti, scritti su papiri e ostraca di ceramica, si leggono le vicende personali di soldati, come Haosus, Lucinius e Petronius, vissuti sotto il regno di Nerone (54-68). Le lettere sono state scoperte insieme a monete e ceramica proveniente dall’Italia, a testimonianza degli stretti contatti con il centro dell’impero.

https://scienceinpoland.pl/en/news/news%2C102801%2Carchaeologists-find-letters-roman-centurions.html

𝐌𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐨-𝐞𝐠𝐢𝐳𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐦𝐛𝐞 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐩𝐥𝐞 𝐚𝐝 𝐀𝐬𝐬𝐮𝐚𝐧

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Una delle tombe nell’area circostante il Mausoleo dell’Aga Khan
La missione EIMAWA, diretta da Patrizia Piacentini (Università degli Studi di Milano) e Abdelmoneim Said (Ministero del Turismo e delle Antichità), ha individuato nell’area del Mausoleo dell’Aga Khan, sulla riva occidentale di Assuan, un gruppo di sepolture multiple risalenti all’Epoca Tarda e al Periodo greco-romano. La particolarità delle tombe, scavate sul versante della collina, è che sono disposte su oltre 10 livelli di terrazzamenti. Al loro interno sono stati scoperti oggetti del corredo funerario e le mummie di membri di famiglie di classe media. I corpi sono stati analizzati e hanno fornito interessanti dati sulle cause di morte e sullo stato di salute degli individui.

https://lastatalenews.unimi.it/missione-eimawa-tombe-epoca-greco-romana-sepolte-intere-famiglie

𝐋𝐞 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐛𝐚

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I punti più dolorosi per uno scriba

Mal di schiena e occhi affaticati sono tra i problemi più comuni di chi fa un lavoro d’ufficio. Ma sono anche malattie professionali condivise con gli antichi scribi egizi. Un recente studio, pubblicato su “Scientific Reports”, ha analizzato i corpi di 69 uomini sepolti nella necropoli di Abusir tra il 2700 e il 2180 a.C. Le mummie degli scribi presentano evidenti traumi caratterizzanti la loro attività e soprattutto la postura, come artrosi alle articolazioni tra la mascella inferiore e il cranio, alla clavicola destra, alla spalla destra, al pollice destro, al ginocchio destro e alla colonna vertebrale, specialmente nel collo. Il team ha anche riscontrato segni rivelatori di stress fisico sull’omero e sull’osso dell’anca sinistra, nonché depressioni nelle rotule e deformazioni della caviglia destra.

https://www.nature.com/articles/s41598-024-63549-z

 

Luglio 2024

𝐒𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐛𝐥𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐓𝐡𝐮𝐭𝐦𝐨𝐬𝐢 𝐈𝐕, 𝐀𝐦𝐞𝐧𝐨𝐟𝐢 𝐈𝐈𝐈 𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐚𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐍𝐢𝐥𝐨

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Un archeologo subacqueo ispeziona un blocco iscritto

La foto potrebbe far pensare alla solita scoperta di Franck Goddio nelle acque del Mediterraneo, ma in questo caso la ricerca subacquea è stata effettuata per la prima volta nel Nilo, nelle aree di Konosso e File ormai sommerse dopo la costruzione della grande diga di Assuan. Gli archeologi della missione franco-egiziana co-diretta da Cristian Craciun (Università Paul Valéry di Montpellier) hanno individuato stele, iscrizioni e statue riconducibili a diversi faraoni, come Thutmosi IV, Amenofi III, Psammetico II e Apries.

http://www.montpellier-egyptologie.fr/la-recherche/projet-konosso/

𝐃𝐚𝐦𝐢𝐞𝐭𝐭𝐚, 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐞 𝟔𝟑 𝐭𝐨𝐦𝐛𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐦𝐮𝐥𝐞𝐭𝐢 𝐝’𝐨𝐫𝐨

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Alcune delle lamine d’oro scoperte a Damietta

Old but gold. Dopo le 20 tombe scoperte due anni fa, la missione egiziana a Tell el-Deir (Damietta) ne ha ritrovate ben 63 risalenti al Periodo Tardo. Le sepolture consistono in semplici strutture in mattoni crudi, ma tra gli oggetti che accompagnavano i defunti spiccano diversi amuleti in lamina d’oro, oltre a numerose monete in bronzo di epoca tolemaica, a testimonianza dell’utilizzo prolungato della necropoli.

 

Agosto 2024

𝐒𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐭𝐚𝐜𝐨𝐦𝐛𝐞 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐬𝐚 𝐌𝐚𝐭𝐫𝐮𝐡

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A Marsa Matruh, località costiera a 300 km ovest da Alessandria, una missione egiziana ha scoperto due catacombe di epoca romana, comprendenti 29 loculi scavati nelle pareti. In questi ambienti sono state ritrovate tavole per le offerte, statue, monete in bronzo e lucerne. Inoltre, gli archeologi hanno indagato un’intera area pubblica adibita a bagno, con vasche e sale ricettive.

https://egymonuments.gov.eg/en/news/uncovering-the-ancient-city-of-marsa-matruh-during-the-roman-era

𝐒𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐈 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐚.𝐂.

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L’osservatorio astronomico di Buto
A Tell el-Farain, sito archeologico del Delta anticamente chiamato Buto, una missione egiziana ha scoperto un edificio in mattoni di fango risalente al VI secolo a.C. e utilizzato per l’osservazione dei fenomeni astronomici. Con un’estensione totale di 850 m² è l’osservatorio più grande dell’epoca.
La struttura si apriva a est e poi continuava con una sala colonnata a L. Al suo interno si trovava una meridiana composta da lastre in calcare lunghe 4,8 metri. Tra i ritrovamenti accessori spiccano frammenti di statue di faraoni della XXVI dinastia, stele, amuleti, statuette in bronzo e vasi in ceramica.

Settembre 2024

𝐒𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐬𝐩𝐚𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐚𝐦𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐈𝐈

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La spada con il cartiglio di Ramesse II

Ritrovamento rarissimo quello effettuato dagli archeologi egiziani a Tell Abqain, fortezza costruita per proteggere il confine nord-occidentale dell’Egitto dalle incursioni delle popolazioni libiche. Il sito era stato indagato già nel 2019, ma la nuova missione di scavo ha portato alla luce magazzini per lo stoccaggio delle derrate alimentari destinate ai soldati, forni e altri ambienti che conservavano armi, tra cui una spada in bronzo con i cartigli di Ramesse II, arnesi da lavoro, scarabei, amuleti e oggetti cultuali.

𝐈𝐧 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐮𝐫𝐨 𝐥𝐚 𝐒𝐟𝐢𝐧𝐠𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐚𝐛𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐞𝐧𝐟𝐢

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La Sfinge di Mit Rahina

Il Ministero del Turismo e delle Antichità ha avviato il restauro della Sfinge di alabastro di Menfi, la seconda più grande (alta 4,25 m e lunga 8) dopo quella di Giza. La scultura fu realizzata durante la XVIII dinastia, forse sotto i regni di Hatshepsut o Thutmosi III (XV sec. a.C.), e venne scoperta nel 1912 da Flinders Petrie nell’area del Tempio di Ptah a Mit Rahina.

𝐑𝐢𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐄𝐝𝐟𝐮

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Rilievo con personificazione del Nilo

La missione egiziano-tedesca del Consiglio Supremo delle Antichità egiziane e dell’Università di Würzburg è riuscita a ripulire dai secolari strati di sporco i rilievi del tempio tolemaico di Horus a Edfu e a scoprire iscrizioni finora sconosciute grazie a un lavoro di restauro iniziato nel 2021. In particolare, sono stati individuati testi in demotico e tracce di doratura utilizzata per decorare i gioielli, le insegne reali e i corpi degli dèi.

Ottobre 2024

𝐀𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝 𝐄𝐠𝐲𝐩𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐮𝐦

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Una delle gallerie del GEM
Il 16 ottobre 2024 si è tenuta finalmente l’apertura ufficiale, seppur parziale, del Grand Egyptian Museum. Dopo gli spazi esterni, i visitatori possono accedere anche a 12 sale del museo, tra cui è però escluso il corredo di Tutankhamon che sarà disponibile solo a partire dall’inaugurazione definitiva. Le gallerie accessibili sono le 1-3 (Predinastico, Antico Regno e Primo Periodo Intermedio), 4-6 (Medio Regno e Secondo Periodo Intermedio), 7-9 (Nuovo Regno), 10-12 (Terzo Periodo Intermedio, Epoca Tarda, Periodo greco-romano).

𝐍𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐄𝐬𝐧𝐚

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La barca sacra di Khnum
Lavoro simile a quello di Edfu è stato realizzato anche nel tempio di Khnum a Esna dal team egiziano-tedesco, diretto da Christian Leitz (Università di Tübingen) e Hisham El-Leithy (Ministero del Turismo e delle Antichità), che ormai da anni riserva sorprese. Dopo aver completato pulizia e documentazione del soffitto astronomico, i membri della missione si stanno occupando anche delle pareti e hanno riportato alla luce i colori originali e le intricate trame decorative che arricchivano abiti e corone.