Un anno fa, iniziavo a scrivere su questo blog senza alcuna idea di come sarebbero evolute le cose. Il mio progetto iniziale prevedeva la creazione di un sito dove chiunque potesse trovare news costantemente aggiornate sul mondo dell’Egittologia. Spero di aver rispettato i propositi e di aver fatto un buon lavoro; ma, dal numero inaspettato di visualizzazioni, sembra che non me la sia cavata così male! In ogni caso, ringrazio tutti quelli che mi seguono e che continueranno a farlo.
Per l’occasione, visto che il “compleanno” coincide con la fine del 2014, presenterò di seguito tutte le più importanti notizie riportate su Djed Medu negli ultimi dodici mesi:
GENNAIO
L’anno è iniziato decisamente bene con le scoperte molto importanti di una bellissima tomba ramesside a Luxor e, soprattutto, delle due sepolture reali ad Abido di Sobekhotep (XIII din., vedi foto) e dello sconosciuto Seneb-Kay che ha fatto pensare all’esistenza di una dinastia parallela locale durante il II Periodo Intermedio.
FEBBRAIO
Gli archeologi spagnoli che lavorano a Luxor hanno continuato il proficuo trand del 2013 e hanno riportato alla luce reperti spettacolari. In particolare, il team di José Manuel Galán ha scoperto un sarcofago “rishi” di XVII din. perfettamente conservato.
MARZO
Meno appariscente, ma ugualmente importante è la sepoltura ad Abu Sir di Nefer, alto ufficiale del regno di Neferikare Kakai, i cui resti sono stati individuati dalla missione ceca diretta da Barta.
APRILE
La scoperta che ha avuto più risalto a livello mondiale è stata sicuramente quella della cachette reale nella Valle dei Re, con 50/60 mummie della XVIII dinastia, probabilmente i corpi di principesse della corte di Thutmosi IV e Amenofi III.
MAGGIO
Facendo un salto di circa 2300 anni, arriviamo alla tomba predinastica (Naqada IIA-B, 3700-3600 a.C.) scoperta a Hierakonpolis e al relativo corredo con oggetti d’élite che collocherebbe il morto come antenato dei faraoni.
GIUGNO
Ancora Galán! Questa volta, lo scavo nell’area della tomba di Djehuty (Dra Abu el-Naga) ha rivelato una tomba di XI din. riutilizzata come cachette durante la XVII (vedi foto) con una quantità incredibile di resti umani. Intanto, nel Delta, grazie a prospezioni geomagnetiche, il Centro Archeologico Italo-Egiziano ha individuato una città di epoca romana.
LUGLIO
Probabilmente la notizia peggiore dell’anno. La gravità della vendita all’asta della statua di Sekhemka (per 14 milioni di sterline da Christie’s) sta nel fatto che a cedere il reperto sia stato un museo (il Northampton Museum) e non un privato, aprendo la strada a iniziative simili che puntualmente si sono verificate.
AGOSTO
Uno studio australiano sui tessuti di mummie che vanno dal Neolitico al Tardo Predinastico anticiperebbe di ben 1500 anni la pratica dell’imbalsamazione. Tale conclusione, se confermata, riscriverebbe una pagina della storia dell’Egitto.
SETTEMBRE
Il mese è stato caratterizzato da un’aspra polemica sugli effetti, secondo alcuni distruttivi, del restauro della Piramide di Djoser. Le proteste sono arrivate perfino all’UNESCO che, nonostante le rassicurazioni dei funzionari egiziani, ha inviato tecnici per controllare la situazione a Saqqara.
OTTOBRE
Non sempre sono gli archeologi ad effettuare importanti scoperte; come in questo caso in cui alcuni tombaroli, in cerca di reperti da vendere al mercato nero, si sono imbattuti in un tempio di Thutmosi III, a Tell al-Aziziya.
NOVEMBRE
Altro centro spagnolo, questa volta ad opera della missione diretta da Myriam Seco Álvarez. Sotto il tempio funerario di Thutmosi III a Tebe Ovest, è stata individuata una tomba di Medio Regno in cui la defunta era adornata da gioielli in oro e argento.
DICEMBRE
Così come era iniziato, l’anno è finito con il botto! Nei pressi del Ramesseum, gli archeologi francesi hanno scoperto la tomba della regina Karomama, moglie di Osorkon II (XXII din., 872-837) e Divina Adoratrice di Amon.