Un anno (il 5°!) di Djed Medu: le scoperte archeologiche più importanti in Egitto del 2018

Un anno (il 5°!) di Djed Medu: le scoperte archeologiche più importanti in Egitto del 2018 - Djed Medu

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Fine anno, tempo di bilanci. A maggior ragione se cade anche l’anniversario della fondazione del blog. Ebbene sì: Djed Medu compie 5 anni!

Era il 29 dicembre 2013 quando pubblicai il primo degli 800 articoli che trovate qui, un breve sommario delle notizie più importanti uscite nel mese di inattività durante il passaggio dal vecchio blog su cui scrivevo (archeoblog di VOLO, dall’8 maggio 2012) a quello attuale.

Un lustro pieno di scoperte, mostre, pubblicazioni, clamorosi colpi di scena (vedasi l’infinita storia delle camere nascoste nella tomba di Tutankhamon), bufale eGGizie e bloopers egittologici. Un quinquennio in cui ho avuto il piacere di diventare articolista per National Geographic Italia e la possibilità di divulgare la storia e l’archeologia dell’antico Egitto anche offline grazie a conferenze, accrediti stampa, blog tour e collaborazioni varie con musei ed istituzioni culturali (Museo Egizio di Torino, Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico e Museo Civico di RoveretoPalazzo Strozzi e Museo Archeologico Nazionale di Firenze, BMTA di Paestum, Museo Archeologico Nazionale e gruppo FAI di Crotone, tourismA, Firenze Archeofilm, Festival dell’Inutile di Corigliano d’Otranto, Castello di Zumelle, ecc.).

kkkkkkColgo così l’occasione per ringraziare tutti voi che leggete le mie “parole dette” (che poi è proprio il significato del nome del blog), aficionados della prima ora e chi è capitato da queste parti solo recentemente. E non siete nemmeno così pochi visto che qualche giorno fa ho toccato – perdendo, dannazione!, l’attimo per screenshottare la cifra tonda – le 500.000 visualizzazioni. Spero che nel corso di tutto questo tempo abbiate apprezzato gli articoli proposti e che ci sia stato un miglioramento nella forma e nel contenuto. Dal canto mio, mi impegnerò a mantenere il più possibile la frequenza di pubblicazione e a portarvi le ultime notizie, sempre verificate e appofondite che non si limitino alla traduzione dei comunicati stampa. Fra l’altro, per chi non lo sapesse, potete trovare altri tipi di contenuti, ovviamente a tema egittologico, sui miei social: Facebook, Instagram e Twitter. Infine, ringrazio anche tutte le persone che hanno prestato tempo e conoscenza per scrivere guest post per Djed Medu.

Detto questo, passiamo a raccontare l’anno che sta per finire. Il 2018 è stato caratterizzato da un’intensificazione dell’attività archeologica egiziana e della diffusione mediatica dei relativi risultati. Ma tra i tanti ritrovamenti, importanti o visibilmente spettacolari, gli articoli più letti sul mio blog sono stati quelli concernenti la scoperta, l’apertura e lo studio del contenuto dell’ormai celebre sarcofago nero di Alessandria che, nonostante le attese, ha rivelato solo una brodaglia di liquami, ossa di tre individui e tre piccole placche d’oro (foto in alto). Un successo simile è derivato da una strana commistione tra interesse dei giornali, curiosità popolare, luoghi comuni e superstizione. In realtà, l’anno ha regalato molto di più. Ecco la lista dei principali eventi egittologici mese per mese:

GENNAIO

fcarrionmolinaIl 2018 si è aperto senza scoperte particolarmente eclatanti. L’evento più rilevante è stato la conclusione del megatrasloco del colosso di Ramesse II, in origine a Ramses Square, verso il Grand Egyptian Museum. Lo spostamento della statua, alta 11 metri e pesante 83 tonnellate, è stato effettuato in diretta TV, nel solco della recente e costante promozione pubblicitaria a favore del nuovo museo.

FEBBRAIO

113007709-ced24bc7-a42d-47d6-badb-01f6d6646c86Seguendo la tradizione iniziata nel 2017, il Ministero delle Antichità ha continuato ad annunciare le principali scoperte con conferenze stampa in pompa magna. Come il ritrovamento a Tuna el-Gebel di una necropoli (8 tombe e diversi pozzi funerari) in cui si trovavano oltre 40 sarcofagi di sacerdoti di Thot (approfondimento su National Geographic).

MARZO

114420864-9c8992d5-339f-4f1d-b28a-11fd69fba1bbUno studio agli infrarossi effettuato su due mummie predinastiche conservate presso il British Museum ha individuato le tracce dei più antichi tatuaggi figurativi al mondo (Naqada II, tra il 3351 e il 3017 a.C.). Il famoso Ginger (“Uomo A di Gebelein”) presenta un uro e una capra berbera sul braccio destro; la cosiddetta “Donna di Gebelein”, invece, 4 motivi ad “S” su una spalla e forse un bastone rituale sul braccio.

APRILE

100943816-17ecaffd-8f9a-45c8-8d37-71ef5b543dbdDoppia scoperta per Aprile con una rara testa di Marco Aurelio ritrovata fortuitamente durante i lavori di abbassamento della falda freatica a Kom Ombo (articolo NG) e il podio cermoniale per il giubileo di Ramesse II individuato a Eliopoli dalla missione dell’ex ministro delle Antichità Mamdouh el-Damaty.

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MAGGIO

32072966_1772518269460482_1866311672642142208_nEnnesima puntata della soap Tutfertiti con colpo di scena finale (si spera): nella tomba di Tutankhamon non c’è nessuna camera nascosta! Il team italiano diretto da Franco Porcelli (Politecnico di Torino) ha reso noti gli esiti della terza mandata di prospezioni al georadar effettuate a gennaio che hanno messo fine alla questione non avendo rilevato alcun vuoto dietro le pareti nord e ovest della camera funeraria.

GIUGNO

36189165_1827775780601397_4158860542598971392_nLa necropoli di el-Asasif, come si vedrà soprattutto nei mesi successivi, è stata con Saqqara il sito protagonista dell’anno. Ma già per giugno va segnalata la scoperta nella già nota tomba di Karabasken (TT391) di 4 vasi canopi in calcite riposti in una fossa quadrangolare scavata nel pavimento.

LUGLIO

001808838-de6b8d1f-8739-407f-b294-a30ff4844eb0Anche se l’attenzione mediatica si è concentrata tutta sul sarcofago nero di Alessandria, la scoperta del mese – forse dell’anno – è stata quella a Saqqara di un laboratorio d’imbalsamazione, una cachette con gli attrezzi utilizzati nel trattamento dei cadaveri, un pozzo funerario e oltre 35 mummie di XXVI dinastia. Tra i reperti del corredo, spicca una rarissima maschera funeraria in argento.

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AGOSTO

ac-2018-02535h_0001Ancora Saqqara ma con i risultati di uno studio portato avanti dall’Università di Catania che è riuscito a stabilire l’età del più antico formaggio solido conosciuto: ben 3200 anni! Altre analisi scientifiche, realizzate sulla mummia predinastica del Museo Egizio di Torino, avrebbero stabilito che l’imbalsamazione sarebbe stata praticata volutamente già intorno al 3600 a.C.

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SETTEMBRE 

2018-636727046374386457-438Tra i tanti ritrovamenti fortuiti che in questi anni stanno venendo dal cantiere di Kom Ombo, quello della sfinge tolemaica è stato il più apprezzato dai lettori, sia per lo stato perfetto di conservazione che, forse, per l’espressività del volto. Altro evento da ricordare, purtroppo, è stato il devastante incendio che ha distrutto il Museo Nazionale di Rio de Janeiro e la più grande collezione egizia del Sud America.

OTTOBRE

110938065-5a7b8a20-c8cd-4b51-8b0e-45839fe30422Ad Abusir, la storica missione ceca di Miroslav Barta ha individuato la tomba di Kairis (approfondimento su NG), alto funzionario della V dinastia che poteva fregiarsi di importanti titoli, come “Custode del Segreto della Casa del Mattino”, che lo legavano strettamente al faraone. Del defunto si è conservata anche una statua in granito rosa.

NOVEMBRE

222715984-165d114e-9f2d-4bf5-8404-2f28c4b0b1e1Tanta roba! Anche se di queste scoperte si vociferava almeno da settembre. Partiamo da Saqqara con una serie di tombe riutizzate in Epoca Tarda per la deposizione di mummie animali: gatti, coccodrilli, serpenti e addirittura scarabei. Passiamo poi a el-Asasif con ben quattro sarcofagi: due di Epoca Tarda ritrovati dagli egiziani e due dell’inizio XVIII din. aperti in diretta dalla missione francese.

DICEMBRE

DufHAqFWsAAjlfPL’anno si è chiuso alla grande per gli archeologi egiziani con la scoperta a Saqqara della tomba di un sacerdote di V dinastia. Le spettacolari decorazioni parietali hanno spinto Mostafa Waziry a definirla la tomba più bella ritrovata nel 2018.