Nei pressi del Tempio di Luxor, esisteva un bell’edificio affacciato sul Nilo di oltre un secolo, residenza di uno dei protagonisti della rivoluzione egiziana del 1919. Uso il passato perché purtroppo il palazzo di Tawfiq Pasha Andraos è stato buttato giù questa settimana, lasciando posto a macerie e… a un tempio.
I lavori di demolizione sono iniziati lunedì scorso perché, secondo quanto affermato dal Ministero del Turismo e delle Antichità, la facciata si era pericolosamente incrinata a causa di scavi illegali nelle fondamenta – ma immagino anche per la vicinanza al cantiere del Viale delle Sfingi – e minacciava di collassare sui passanti. A nulla sono valse le richieste di restauro e valorizzazione (era stato proposto anche l’utilizzo come hotel di lusso) dell’abitazione di Tawfiq Andraos, deputato dal 1923 al 1935 e importante esponente del partito nazionalista Wafd. Il palazzo, costruito nel 1897, era ormai in stato di abbandono dal gennaio del 2013, quando al suo interno le figlie Sophie, 82 anni, e Ludi, 79, erano state ritrovate uccise da un assassino ancora da identificare.
Come detto, vista l’ubicazione promettente (palese dal video in basso), alcuni tombaroli avevano tentato lo scorso anno di cercare antichità da rivendere ed effettivamente in questi giorni sono stati individuati i resti di un tempio, prima definito faraonico da Mostafa Waziry, segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità, ma che ora sembra risalire al periodo romano. Si avranno comunque più informazioni grazie allo scavo darcheologico che inizierà a breve e che si protrarrà per qualche mese, con l’inserimento del tempio nel percorso del Viale delle Sfingi.