L’Egitto si prepara a riaccogliere i turisti stranieri dopo il lungo periodo di lockdown dovuto al COVID-19. Il Ministo del Turismo e delle Antichità, Khaled el-Enany, ha annunciato che dal 7 luglio riapriranno, oltre alle località balneari, anche le piramidi di Giza, i templi di Karnak e Abu Simbel, l’isola di File e il Museo Egizio del Cairo. Per il resto dei siti e dei musei bisognerà aspettare settembre. In ogni caso, sarà prorogato fino al 31 ottobre lo sconto del 50% alle aree archeologiche e ai musei dei governatorati di Qena, Luxor e Assuan (qui la lista di tutti i prezzi).
Intanto sono state diramate da Mostafa Waziry, segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità, anche le regole sanitarie che le missioni archeologiche dovranno adottare durante gli scavi. Nelle aree all’aperto non si potranno utilizzare più di 30 lavoratori, mentre si dovrà stare al massimo in quattro – compreso l’ispettore del Ministero – in strutture chiuse come le tombe. Saranno inoltre obbligatori guanti e mascherine e la sanificazione frequente degli strumenti di lavoro.