Domenica 7 dicembre, a Villa Adriana (Tivoli), sarà visitabile il cantiere di scavo/restauro della cosiddetta “Palestra” che, in realtà, potrebbe rivelarsi un centro di culto di divinità egizie. Il complesso monumentale era stato chiamato così da Pirro Ligorio che aveva interpretato come atleti tre busti da lui ritrovati nell’area. Ma si è dovuto aspettare il 2005 per un’indagine archeologica approfondita che ha messo in luce sette edifici tra cui una sala con doppio portico, un giardino pensile e un’aula basilicale già inclusi nel percorso di visita. L’attuale cantiere, invece, è stato avviato l’anno scorso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. L’interpretazione, ancora non confermata, come Tempio di Iside deriva da una serie di ritrovamenti effettuati nel corso dei secoli di materiale egittizzante, come un busto colossale di Iside, busti di sacerdoti isiaci e la sfinge acefala scoperta ancora in situ nel 2006. La scorsa primavera, invece, sono emerse altre statue, tra cui uno splendido Horus in forma di falco (vedi foto). Non deve stupire la presenza di un culto egizio in Italia sia per l’apertura dei Romani alle religioni dei popoli assoggettati (Iside e Serapide erano tra le divinità più diffuse nell’impero) sia per l’amore dell’imperatore Adriano per l’Oriente e, in particolare, per l’Egitto in cui visse circa due anni.
L’area di scavo sarà accessibile con visite guidate alle 10.30, 12.00, 14.30 e 15.30, mentre la sfinge, Horus e le altre statue recentemente scoperte saranno esposte nell’Antiquarium del Canopo tutto il giorno. L’ingresso sarà gratuito nell’ambito dell’iniziativa del MiBAC “Domenica al Museo”.
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