“Voci e volti dall’antico Egitto”, prossima mostra a Benevento

"Voci e volti dall'antico Egitto", prossima mostra a Benevento - Djed Medu

Continuando la collaborazione con il Museo Egizio di Torino e cercando di sfruttare il successo de “Il Nilo a Pompei”, anche Benevento avrà la sua mostra egittologica. “Voci e volti dall’antico Egitto” è il progetto lanciato dalla Provincia che ha già chiesto alla Regione Campania di finanziare i 200.000 € necessari alla realizzazione: da ottobre 2016 fino a luglio 2017, presso l’ARCOS (Museo d’Arte Contemporanea Sannio), saranno esposti i reperti egizi ed egittizzanti scoperti nella città e alcuni pezzi prestati dal museo torinese come ringraziamento per le 10 antichità beneventane che attualmente si trovano nella Sala 4 della mostra dell’Egizio. Inoltre, saranno organizzati convegni sul tema e altri eventi collegati.

A Benevento, infatti, si trovava uno dei più importanti templi di Iside dell’Impero romano, costruito nell’88-89 d.C. in onore di Domiziano. La quantità e la qualità dei ritrovamenti nilotici compiuti soprattutto nel 1903 testimoniano la presenza di un santuario fuori dalla norma, in particolare per l’apparato decorativo che, diversamente dagli altri esempi italiani, s’ispira direttamente all’arte egiziana. Un viale fiancheggiato da sfingi e statue di Horus-falco (in foto), Thot-babbuino, sacerdoti e sacerdotesse di culti faraonici conduceva all’edificio sacro che, tuttavia, non è mai stato individuato. Il primo ad accorgersene fu addirittura Champollion che, nel 1826, tradusse i testi geroglifici dei due obelischi beneventani che parlano proprio della fondazione del tempio da parte del legato Marco Rutilio Lupo. Uno dei monoliti di granito si trova in Piazza Papiniano mentre l’altro, frammentario, è esposto presso l’ARCOS e sarà restaurato da esperti del Getty Museum in cambio del prestito di alcuni reperti per una mostra a prevista a Los Angeles per il 2018.