Nel sito etrusco di Vulci (Montalto di Castro – VT), e più precisamente nella necropoli di Poggio Mengarelli, è stato scoperto uno scarabeo egizio in faience (a sinistra nella foto) databile, secondo le prime analisi, al X-VIII secolo a.C. L’amuleto, incastonato in un anello in argento con foglia d’oro, si trovava in una sepoltura a fossa della fine dell’VIII sec. (periodo villanoviano) che, proprio per questo ritrovamento, è stata ribattezzata “Tomba dello scarabeo dorato”. La tomba, in realtà, era stata individuata già alla fine di gennaio, ma, affinché fosse protetta dai tombaroli, è stato effettuato lo strappo dell’intero contenuto del sarcofago di tufo (1,5 x 1 m) e si è continuato lo scavo microstratigrafico nel laboratorio di restauro della Fondazione Vulci a Montalto. Tra gli oggetti del corredo della defunta di circa 14 anni, spiccano anche diverse fibule in bronzo e oro e una collana in ambra legata in rame. La presenza di oggetti egiziani in contesti etruschi non deve stupire, soprattutto per il periodo in questione che fa parte del cosiddetto “Orientalizzante” (VIII-VI sec.) durante il quale ci fu una grande diffusione in tutto il Mediterraneo di materiale proveniente da Egitto, Siria, Cipro, Anatolia e Mesopotamia. Ad esempio, nella vicina Necropoli dell’Osteria, è stato ritrovato un altro scarabeo nel 2013.
Il video in cui parla la dott.ssa Alfonsina Russo, Soprintendente dell’Etruria Meridionale: https://www.facebook.com/etruriaoggi/videos/1704934743086190/