Sulla scia di altre iniziative simili, anche la Polonia lancia un progetto di studio multidisciplinare su mummie di uomini e animali provenienti dall’Egitto raggiungendo il più grande numero di “pazienti” per un’operazione del genere, almeno per quanto riguarda i resti umani. Il “Warsaw Mummy Project” sarà portato avanti da Wojciech Ejsmond, Kamils Braulińska e Marzena Ożarek-Szilke (dottori di ricerca in archeologia e archeobiologia presso l’Università di Varsavia; nella foto) in collaborazione con oncologi e radiologi dell’International Cancer Centre “Affidea” di Otwock, struttura medica scelta per gli esami ai raggi X e le TAC. Delle 42 mummie che provengono dal Museo Nazionale di Varsavia, si verificherà prima di tutto l’autenticità, visto che non è così raro trovare falsi sotto le bende. Poi, si studierà sesso, età, condizioni di vita, eventuali patologie, causa di morte e, per gli animali, la specie. Un particolare apporto verrà dai nostri Carabinieri che si occuperanno di dattiloscopia forense, cioè il rilievo delle impronte digitali che possono fornire importanti dati sull’occupazione del defunto e su quale mano fosse la preferita. Infine, l’ultima fase del progetto prevederà il prelievo di campioni di tessuto per i test del DNA. I risultati finali verranno presentati nel 2018 tramite un’esposizione speciale presso il museo della capitale.